Sarvegu: dialetto genovese, agg. selvatico/selvaggio/rustico
per estensione, sost. persona che non dà confidenze /che non gradisce smancerie / non incline alla socialità di facciata / orso.

mercoledì 15 febbraio 2017

Ricordo sempre il nostro primo San Valentino, oggi 40 anni fa. C’eravamo messi insieme da pochissimi giorni, il 5 di febbraio. Doveva essere un Febbraio caldo perché c’erano già le violette. Ne comprai un mazzetto, erano profumatissime.
Trepidante te le consegnai sul Lungarno davanti a Piazza Carrara dove c’era il nostro Liceo. Mancavano pochi minuti ad entrare.
Tu prendesti questo mazzetto di violette tra le tue mani, lo guardasti e poi, lo ricordo sempre con commozione, mi dicesti:
“Io non sono innamorata, sicché non ti ho comprato nulla!”
Suonò la campanella ed entrammo, ognuno nella sua classe.
Io avevo Filosofia alla prima ora, si commentava il “Panta Rei” di Eraclito.
Io pensai solo “ Eraclito, Ma te lo vai a troncà dove devi te e tutti quei greci di merda”

sabato 11 febbraio 2017

Estratti di Selezione Naturale by Sarvegu

C'era una volta una gran bella picciona.
Le si avvicinò un piccione tutto impettito facendole una corte spietata ma lei era indecisa.
Arrivò intanto un altro piccione che si mise anche lui tutto impettito a farle vedere che fisicone che aveva e le mormorò "Scegli me! Scegli me!"
"No no, c'ero prima io" fece quell'altro, "Spetta a me l'onore"
Ma lei era indecisa.
In quel mentre dal cielo piombò un falcone che si avventò su uno dei due piccioni e se lo portò via.
La picciona parve scuotersi dal suo languore, guardò fissa negli occhi del piccione superstite e gli disse: "Via giù, trombo con te" e la stirpe proseguì.
Un'altra volta invece un falcone, nella stessa identica situazione, ghermì la picciona del caso. I due piccioni rimasti si guardarono un po' dubbiosi, di sottecchi, sospettosi, molto indecisi su come porsi in quella situazione. Poi la Natura, nel suo incessante volgere, sciolse loro le remore. Comunque quel ramo di piccioni lì si estinse.