L'avevo
letto sul giornale e la cosa mi era anche
piaciuta, rispondeva al mio sentito di non sprecare le cose (non credo
c'entri molto il fatto che sono genovese…); per un po' di tempo ho fantasticato
di farlo io qui a casa, e perché no, di farlo quasi come un lavoro; adesso semplicemente
e volentieri faccio la raccolta differenziata e divido con attenzione i
barattoli e le bottiglie di plastica.
Tempo fa ho fatto una vacanza a Manhattan. (sì, lo so, è la seconda volta che
cito di essere stato a New York; è un caso credetemi, non sono
"sborrone" e poi con i prezzi di oggi è molto più facile di un tempo
andarci; starci invece è un altro discorso … Comunque, il fatto è che è lì che
l'ho poi visto fare "de visu").
In più di un paio di occasioni ho
visto persone, certo non le più agiate, frugare nei bidoni dell'immondizia agli
angoli di ogni strada (Manhattan è veramente pulita!). In mano avevano due
sacchi grandi dove mettevano in uno le lattine, nell'altro le bottiglie di
plastica; così, a livello tecnico, mi sono chiesto perché non schiacciassero le
lattine e le bottiglie per avere più spazio; non so, forse è perché poi
comunque i sacchetti si strapperebbero perché il contenuto è troppo pesante o
forse perché se non sono intere non gliele comprano. In quell'articolo che
avevo letto anni fa si raccontava di un homeless che aveva avviato un'impresa
di raccolta ed era diventato ricco, forse milionario. Anziché come un tempo
raccogliere lattine per avere due centesimi ciascuna quando le portava al punto
di raccolta, aveva cominciato lui a dare un centesimo agli altri barboni e poi andava lui a vendere; in pratica gli altri raccoglievano per lui ed
avevano il vantaggio di non dover perdere tempo per andare al punto di raccolta
che magari era lontano dalla loro zona di lavoro; prendevano un po' meno ma avevano più tempo per raccogliere altri
barattoli; un interesse reciproco insomma. La cosa tutto sommato è più a
livello di curiosità, benché se è vero quello che c'era scritto, e mi sembra
verosimile, quel tizio abbia fatto fortuna;
Leggere di un fatto e vederlo di persona possono essere due cose
diverse. Chissà, a volte il corso dei tuoi pensieri dipende dallo stato d'animo
nel quale ti trovi. Non posso affermare che fosse cinese, asiatica di sicuro e
ormai cinese l'ho battezzata. Quello che mi ha colpito è stata la compostezza. Dignitosamente
povera e poveramente dignitosa, raccoglieva le lattine con naturalezza,
frugando nel cestino e spostando eventualmente le cose; raccolto quello che
c'era da raccogliere, come un'ape di fiore di fiore, andava verso un altro
cestino, ignara ed indifferente al resto del mondo, hic et nunc. Ho immaginato
che per poter fare così bisogna aver raggiunto un livello di disinteresse per
quello che la gente pensa che è dato da un semplice spirito di sopravvivenza.
Anche a me oggi come oggi piacerebbe raccogliere le lattine e le bottiglie di
plastica e farci su qualche spicciolo, così, per il gusto di farlo; nel mio
immaginario come una maniera di fare meno inquinamento ed un corretto riciclo
dei materiali; però lo ammetto mi vergognerei non a frugare nel cestino della
spazzatura, ma a farmi vedere frugare nel cestino. Me lo spiego con il fatto
che non sono in uno stato di bisogno che mi costringa farlo. Ecco, l'idea che
mi ha colpito quel giorno è stata che quella cinese era in uno stato di bisogno.
Uno ha bisogno di mangiare tutti i giorni come tutti, ha bisogno di essere vestito
tutti i giorni come tutti ed ha bisogno di avere una casa tutti i giorni come
tutti. Se non hai altre soluzioni qualcosa devi pur fare, tanto probabilmente
non ti aiuta nessuno. C'è chi chiede la carità, c'è chi si prostituisce (si
nasce troia? Bella domanda, ma non lo credo). Magari, se sei anziana come
quella cinese, nemmeno quello puoi fare.
Il sentimento che ho provato quindi, da fortunato, è stato quello di
disagio. Chissà i mille motivi della vita ma a quella cinese non è toccato di
avere una vita "normale".
Ho dato aiuto pratico? No, nessuno. Ho guardato, ho proseguito.
E allora?
Non so.
Forse coltivo quel seme di disagio assieme ad altri che nel vivere
quotidiano ho incontrato affinché mi freni quando "battezzo" una
situazione. Sia un questuante, un vucumprà, un rompicoglioni, uno zingaro, un
vagabondo, un operatore di call center, un … un… un fastidioso
"altro" che mi costringe a pensare.
Può darsi che sia solo un'altra mia semplice sega mentale insieme alle mie considerazioni
sulla precarietà della vita. Ecco, la visione di quella cinese mi ha cristallizzato
un pensiero e volevo scriverlo.
To be continued
Questa foto è mia, fatta in una qualche stazione nella metropolitana
di New York.
Non so, mi piace, c'è un che di composta desolazione.
Alla cinese la foto non l'ho fatta, m'è mancato il coraggio.
Interessante concetto quello di pensare di fare e poi non fare niente lo hai espresso molto bene peccato che nessuno commenti a proposito lo hai messo un contatore di visite ? Lo stai pubblicizzando questo blog ? Non vorrei essere l'unico che ti legge ;-)
RispondiEliminarispondo alle due domande perché sono facili:
RispondiElimina1) contatore: non so nemmeno come si fa a metterlo. Però nella pagina di amministratore del blogger mi dice quante visite ho avuto, comprese le mie… ( ho selezionato la voce "non contare le mie" ma fa come gli pare e cioè le conta ). In compenso per rispondere sul "MIO" blog devo uscire, andare a visitare il "MIO" blog con explorer anziché con Firefox, dire che voglio rispondere con un account Google, entrare con il mio account di Google; a quel punto lì ok, posso commentare/rispondere sul "mio" sito. Con Firefox direttamente… nisba, non c'è versi!)
Un'altra cosa interessante è che ti mostra da quale parte del mondo ti vengono a visitare. Le maggiori visite provengono dalla russia… Sono indicati anche da quale link arrivano le visite: da Blogger, da sarvegu.tk e poi da due altri link più frequentemente: uno apre una pagina completamente in russo nella quale ti devi iscrivere ad un qualcosa. Non conosco il russo ma credo di capire cosa possa essere, lo sospetto perché il secondo link si apre su una pagina porno con tante pepe ma soprattutto tanti pipi ben fotografati, ovviamente di quelli (i pipi) che qualche perplessità sul mio me la fanno venire…
A questo punto ipotizzo che "sarvegu" in russo possa voler dire qualcosa… ed un certo numero di russi, digitando nel loro motore di ricerca una parola di loro interesse, mi vengano poverini a trovare loro malgrado.
2) No, non lo pubblicizzo (al momento). Oggi come oggi qualsiasi bischero si apre un blog; come mi piace citare spesso, io non sono un coglione, sono … l'altro. La sottile differenza, che magari vedo solo io, è l'aver preso coscienza della risultanza finale... Però ho scritto anche "(al momento)" e questo la dice lunga.
Per far pari con "i pennini di una volta" noto che " non vorrei essere l'unico che ti legge" è ambivalente: potrebbe esprimere il rammarico di essere l'unico a godere di perle di saggezza oppure pur sempre un rammarico ma di un mancato mal comune … opto per la prima ipotesi ma è palese il mio conflitto di interessi.
Il tuo commento sul post invece, pur essendo positivo, mi fa credere di non aver ben espresso il mio sentito. Lo estremizzo brevemente:
- Oh Robertino di "scegli colore" vestito, tu che nutri così nobili sentimenti, che riesci ad entrare in empatia con gli altri esseri attorno a te, che soffri dell'ingiustizia del mondo, ebbene tu, oh Robertino, che cazzo fai di concreto?
- Di fatto, niente.
- Ah! E quindi Robertino, qual'è, orsù dimmi, la differenza tra te ed un "normale" indifferente? Qual'è il risultato finale?
Troniamo come vedi a "Io non sono un coglione, sono … l'altro!"
Comunque avevo anche scritto "to be continued" e prima o poi lo farò.
Adesso è tardi, è passata la mezzanotte, non sono per niente fresco ma la soddisfazione d'aver trovato il modo di rispondere in prima persona sul mio blog è stata così forte che ho risposto quasi di getto.
P.S. Mi ha fatto sorridere il fatto di Anobii! Per caso, vai anche su Second Life? Io sì, indovina che nick ho lì?
In effetti quello che scrivi è molto intrigante fa riflettere a me piace leggere queste perle di saggezza e mi dispiace che attualmente commenti solo io perchè quello che dici può dare spunto a interventi dove sarebbe interessante leggere opinioni diverse.
EliminaPer quanto riguarda i porno russi ti posso dire che devono avere dei programmi che in automatico cercano i blog io avevo un blog qualche anno fa sul mio gruppo teatrale ... è stato completamente devastato da pipi e pepe non riuscivo a capire chi visitava se era reale o no ... peccato.
NO non sono su second life non mi piace ....
p.s. certo che per vedere le visite mi sembra un modo un po' complicato c'è di meglio !!!